sabato 12 luglio 2008

LA REPUBBLICA DEGLI INTELLETTUALI

La combriccola degli ultimi dandy ha risposto all'appello del condottiero e si è stanziata nel luogo d'elezione. Da ieri Salemi, poco più di undicimila anime in provincia di Trapani, ha la sua giunta superstar guidata da un inarrestabile Vittorio Sgarbi: "La conosceranno in tutto il mondo, sarà l'esatto opposto della Milano voluta da quell'imbecille di Letizia Moratti". Non potendo nominarsi dittatore come qui fece Garibaldi nel 1860 — quando, seppure per un giorno, proclamò la città prima capitale d'Italia — il sindaco si accontenta di un'investitura del 60,7% e "con la benedizione del popolo" elenca i collaboratori, assegnati a "incarichi rivoluzionari" sin dall'intestazione del mandato: ai Diritti umani e alla Creatività il fotografo Oliviero Toscani; al Nulla Graziano Cecchini, l'ex precario che tinse futuristicamente di rosso Fontana di Trevi; alla Cultura-Agricoltura il mercante d'arte Peter Glidewell; all'Urbanistica e al Patrimonio il principe di Raffadali Bernardo Tortorici Montaperto e, infine, altri 4 assessori 'autoctoni'. "Altro che Billionaire e Costa Smeralda — sorride il sindaco —: con questi luoghi dal fascino gattopardesco sovvertiremo l'establishment politico". Numi tutelari dell'impresa, il critico d'arte Philippe Daverio, neo bibliotecario di Salemi, il magistrato Giuseppe Ayala come 'garante della legalità', il guru di Slow Food Carlo Petrini e 'la Moratti buona' Milly per il settore gastronomico; la regista Andrée Ruth Shammah e il maestro Gianni Morelenbaum per un Festival musicale dedicato alla cultura ebraica.

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